L’obiettivo della campagna di vaccinazione della popolazione è raggiungere al più presto l'immunità di gregge per il SARS-CoV2. La campagna del primo vaccino anti COVID-19. è partita il 27 dicembre, vista l’approvazione da parte dell’EMA (European Medicines Agency). Dopo una fase iniziale, che dovrà essere limitata, per il numero di dosi consegnate, essa si svilupperà in continuo crescendo. I vaccini saranno offerti a tutta la popolazione, secondo un ordine di priorità, che tiene conto del rischio di malattia, dei tipi di vaccino e della loro disponibilità. I vaccini vengono autorizzati solo dopo un’attenta valutazione del profilo di sicurezza in base agli studi effettuati nella fase di sperimentazione, quindi sono SICURI. In ogni caso il profilo di sicurezza verrà continuamente monitorato anche dopo l’autorizzazione. Il Governo non ha ancora predisposto l'obbligatorietà alla vaccinazione, mentre gli operatori sanitari e sociosanitari sia pubblici che privati accreditati, “in prima linea”, poiché hanno un rischio più elevato di essere esposti all'infezione da COVID-19 e di trasmetterla a pazienti suscettibili e vulnerabili in contesti sanitari e sociali. Inoltre, e? riconosciuto che la vaccinazione degli operatori sanitari e sociosanitari aiuterà a mantenere la resilienza del servizio sanitario. Subito dopo troviamo residenti e personale dei presidi residenziali per anziani. Un'elevata percentuale di residenze sanitarie assistenziali (RSA) è stata gravemente colpita dal COVID-19. I residenti di tali strutture sono ad alto rischio di malattia grave, a causa dell’età avanzata, la presenza di molteplici comorbidità e la necessità di assistenza per alimentarsi e per le altre attività quotidiane. In ultimo persone di età avanzata. Un programma vaccinale basato sull’età è generalmente più facile da attuare e consente di ottenere una maggiore copertura vaccinale. È anche evidente che un programma basato sull'età aumenti la copertura anche nelle persone con fattori di rischio clinici, visto che la prevalenza di comorbidità aumenta con l'età. Pertanto, considerata l’elevata probabilità di sviluppare una malattia grave e il conseguente ricorso a ricoveri in terapia intensiva o sub-intensiva, questo gruppo di popolazione rappresenta una priorità per la vaccinazione. Le indicazioni potranno essere aggiornate in base all’ evolversi della pandemia, delle conoscenze provenienti dalla ricerca scientifica e della disponibilità di vaccini. Al momento sono previste due dosi a distanza di qualche settimana in base al tipo di vaccino. Per quanto riguarda i bambini, Comirnaty (Pfizer/Bionthec), il primo vaccino approvato da EMA (European Medicines Agency), non è attualmente raccomandato per i bambini di età inferiore a 16 anni. L’Agenzia europea, così come le altre agenzie internazionali, attendono ulteriori studi per poter autorizzare la vaccinazione sulla popolazione pediatrica. L’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), oltre alle attività di farmacovigilanza normalmente previste per farmaci e vaccini (basate sulle segnalazioni spontanee e sulle reti di farmacovigilanza già presenti), promuoverà l’avvio di alcuni studi indipendenti post-autorizzativi sui vaccini COVID-19. L’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), oltre alle attività di farmacovigilanza normalmente previste per farmaci e vaccini (basate sulle segnalazioni spontanee e sulle reti di farmacovigilanza già presenti), promuoverà l’avvio di alcuni studi indipendenti post-autorizzativi sui vaccini COVID-19. Le attività di vigilanza riguarderanno sia la raccolta e valutazione delle segnalazioni spontanee di sospetta reazione avversa (farmacovigilanza passiva) che azioni proattive, attraverso studi/progetti di farmaco-epidemiologia (farmacovigilanza attiva). L’AIFA si è dotata di un Comitato scientifico, che, per tutto il periodo della campagna vaccinale, avrà la funzione di supportare l’Agenzia e i responsabili scientifici dei singoli studi nella fase di impostazione delle attività, nell'analisi complessiva dei dati che saranno raccolti e nell’individuazione di possibili interventi. La finalita? e? quella di disporre, anche attraverso una rete collaborativa internazionale, della capacita? di evidenziare ogni eventuale segnale di rischio e, nel contempo, di confrontare i profili di sicurezza dei diversi vaccini che si renderanno disponibili, di fornire raccomandazioni. [articolo tratto dal Ministero della Salute - Nuovo Coronavirus]